Di Giacomo Dalseno
Qualità 5/2023
In questo articolo si analizza la Direttiva sulla rendicontazione aziendale di sostenibilità (CSRD), che ha coinvolto l’introduzione degli Standard Europei di Rendicontazione sulla Sostenibilità (ESRS) ideati dall’European Financial Reporting Advisory Group (EFRAG). Tali standard hanno lo scopo di contribuire alla realizzazione degli obiettivi del Green Deal europeo. Questo quadro integra anche il Regolamento europeo sull’informativa sulla sostenibilità nel settore dei servizi finanziari (SFDR) e la tassonomia dell’UE.
Il Regolamento sulla Tassonomia Europea stabilisce i criteri per definire se un’attività economica è “sostenibile” o “verde”, basandosi su tre condizioni principali: il contributo significativo ad almeno uno dei sei obiettivi climatici e ambientali, l’assenza di danni a questi obiettivi e il rispetto delle garanzie sociali minime. La CSRD impone alle imprese di divulgare informazioni relative a cinque elementi ambientali.
Parallelamente, la Commissione Europea ha emesso un report conclusivo sulla tassonomia sociale, stabilendo la definizione di investimento sociale ed indicando quali attività economiche possono essere considerate socialmente sostenibili. Uno degli elementi previsti dalla CSRD è l’adeguamento ad una serie di norme tecniche internazionali, comprese quelle OCSE e le normative ONU, e la norma UNI EN ISO 26000:2020, che riguarda la “Guida alla responsabilità sociale”. Le imprese, per la rendicontazione di eventi specifici, possono aderire a normative europee emesse dall’Organizzazione Europea di Normazione (ISO/IEC o CEN/CENELEC) e certificate da un ente terzo.
In questo articolo si approfondisce anche la rendicontazione delle emissioni di gas serra secondo l’obbligo di informativa E1-6 – Emissioni lorde di GES (Gas a effetto serra (GES)) di ambito 1, 2, 3 ed emissioni totali di GES. Ci rende noto i requisiti applicativi RA, che fanno riferimento alle norme della serie ISO 14000.
In particolare del Requisito applicativo RA 14 (orientamento per le analisi) – RA 39 (orientamento per i calcoli) ed i conseguenti RA 45- RA 46 -RA 50. Infine, si preannuncia un’analisi futura sugli effetti delle norme tecniche ISO in relazione alla Tassonomia UE.